La principale differenza che si riscontra tra le partite libere e quelle di un torneo di Burraco è il fattore tempo.
Infatti, in una partita libera non c’è alcun limite di tempo per il raggiungimento degli obiettivi, se non quello che necessita per non mancar di rispetto nei confronti degli altri giocatori (sia compagno che avversari), mentre in una partita che si svolge all’interno di un torneo il tempo è dato fin dall’inizio e una volta che l’arbitro chiama il time out la partita deve finire.
Questa differenza fa si che non solo, in una partita di Burraco di un torneo, è importante fare più punti possibile, ma anche farli prima che degli avversari. Su questo influisce anche il fatto che i punti sono calcolati in Victory points e Match Points, quindi non conta solo la quantità assoluta dei punti accumulati, ma anche la loro differenza con quelli accumulati dalla linea avversaria.
Semplicisticamente questo comporta che, per vincere una partita di torneo, è necessario fare almeno un burraco (con cui si ottiene un punteggio variabile tra 200 e 100 punti in base alla tipologia di burraco fatto) e aggiudicarsi i 100 punti di bonus della chiusura.
Per farlo i due giocatori della coppia devono capire quale è il loro ruolo nella partita in corso e comportarsi di conseguenza. Il giocatore che, per la composizione delle carte in mano, non può andare a pozzetto (o chiudere) dovrà fare in modo da agevolare il compagno, che deve impegnarsi, da un lato, a finire le sue carte il prima possibile e, dall’altro, a continuare in maniera ottimale i giochi aperti dal partner.
Trovare il giusto compromesso tra chiusura e l’accumulo dei punti è l’unica strategia possibile nei tornei di Burraco, in quanto una chiusura troppo veloce (con la formazione di soli tris o sequenze corte sul tavolo) può non portare i risultati sperati se i 100 punti di bonus che si ottengono dalla chiusura sono vanificati dagli onori che gli avversari hanno costruito.