Il nostro esame e il nostro approfondimento del Codice di Gara del Burraco Internazionale è ormai iniziato molti post fa. E in questo post cercheremo riprendere il discorso da dove l’avevamo lasciato.
Il nostro esame e il nostro approfondimento del Codice di Gara del Burraco Internazionale è ormai iniziato molti post fa. E in questo post cercheremo riprendere il discorso da dove l’avevamo lasciato.
Le coppie agonistiche che hanno nel tempo studiato e condiviso un proprio Codice Operativo di Gioco o COC sanno che quest’ultimo è fondamentale per ottenere tra i due partner la massima fiducia reciproca e la massima condivisione degli intenti e degli obiettivi strategici.
In alcuni post pubblicati in precedenza ci è capitato di concentrare la nostra attenzione sul cosiddetto Codice Operativo Condiviso, che consiste in quell’insieme di norme di gioco e di comportamenti che tutte le coppie agonistiche dovrebbero tacitamente condividere per strutturare la loro strategia di gioco e così avere più possibilità di vincere (Che cos’è il Codice Operativo Condiviso).
Il piccolo post pubblicato subito prima di questo ci ha dato la possibilità di riflettere su un’affermazione tipica dei grandi giocatori di burraco: quella secondo cui una partita o una competizione può essere vinta ancora prima di essere giocata (Vincere prima di competere).
Vuole un assunto proposto e promosso dai grandi esperti di burraco, che una partita di questo gioco possa essere vinta ancora prima di iniziare a giocare.
Questa affermazione che presa senza un relativo contesto può sembrare in sé un po’ assurda, è in realtà molto vera, ma deve essere collegata ad un discorso che avevamo iniziato a fare in un post pubblicato in precedenza, quello relativo allo stile di gioco (Che cos’è lo stile di gioco).
Nel post pubblicato subito prima di questo abbiamo scritto una piccola introduzione al cosiddetto Codice Operativo Condiviso (Che cos’è il Codice Operativo Condiviso), una perifrasi che deve il suo conio ad una grande esperta di burraco del panorama italiano, Maura Vitale, autrice anche di molti libri su questo gioco.
Sulle pagine di questo blog ci è capitato più volte di fare riferimento ai libri sul burraco scritti da Giorgio Vitale e Maura Vitale, sua figlia. In uno di questi libri, di cui abbiamo in passato già parlato, Il burraco dei campioni / Questo è il burraco, Maura Vitale svela a tutti i suoi lettori la grande importanza rivestita dal cosiddetto Codice Operativo Condiviso all’interno del gioco.
Nel post immediatamente precedente a questo abbiamo analizzato il contenuto della decima norma etica che si trova all’interno del Codice di Gara del Burraco internazionale, nella versione promossa e approvata dalla Fibur, la Federazione Italiana Burraco.
La storia del Burraco scritto e cartaceo, fatto di pagine e inchiostro, risale ai primi anni Novanta. E’ allora, infatti, che compaiono i primi libri sull’argomento, quando ancora il Burraco non era un gioco così diffuso in Italia, di sicuro non come lo è oggi.
Ai primi anni Novanta risale, in realtà, uno dei più importanti libri “storici” del Burraco, ovvero il testo intitolato “Il Burraco. Oltre le regole“, di Giorgio Vitale e Maura Vitale, la cui prima edizione risale appunto al 1990. Su questo blog potete trovare, infatti, anche una recensione del libro (Il Burraco. Oltre le regole: recensione).
Qualche tempo fa ci è già capitato di soffermare la nostra attenzione sui libri e sui manuali pubblicati in Italia che possono aiutare giocatori già di vecchia data e semplici appassionati ad approfondire le loro conoscenze su questo divertente gioco.
I libri del Burraco pubblicati fino ad oggi sono infatti abbastanza numerosi, o, almeno, cominciano ad esserlo, dato che negli anni questo gioco ha trovato sempre un più calorosa accoglienza nel nostro Paese.