Pozzetto al volo, che soddisfazione!

 La soddisfazione che si prova quando si riesce a prendere il pozzetto è sempre molto alta, ma lo è ancora di più se la presa del pozzetto avviene al volo, cioè senza scarto.

Prendere il pozzetto prima degli avversari è la prova tangibile che tutti nostri sforzi, i sacrifici e le strategie messe in atto sono davvero servite a qualcosa, soprattutto se sappiamo che abbiamo di fronte un avversario degno di questo nome. Per questo il pozzetto al volo è ancor più soddisfacente, perché indica che davvero abbiamo portato avanti una splendida partita.

Quando si prende il pozzetto al volo, poi, la soddisfazione nasce anche dalla suspence che possiamo creare nel nostro tavolo da gioco, sia nei confronti dell’avversario e – perché no? – anche nei confronti del nostro compagno.

La regola di n+1 in torneo

Le partite dei tornei sono molto diverse dalle partite libere. Ci sono esigenze diverse e obiettivi diversi, il tutto sotto la pressione costante del tempo che passa.

Proprio per questo quando si gioca in torneo le strategie che vengono messe in atto devono essere tutte finalizzate al raggiungimento dell’obiettivo chiusura, mentre le strategie per l’accumulo dei punti, anche se restano sempre importanti, passano in secondo piano.

In un torneo, infatti, la priorità è la chiusura da fare nel minor tempo possibile e, ovviamente in anticipo sugli avversari. Per raggiungere questo obiettivo si possono mettere in pratica diverse strategie dopo la presa del pozzetto.

Come giocare bene il pozzetto

 Arrivare a prendere il pozzetto nel minor tempo possibile e, soprattutto, prenderlo prima che lo facciano gli avversari è una delle migliori situazioni che si possano verificare nel gioco del Burraco.

Non è solo una questione di fortuna, anche se questa è una componente che ha il suo peso, per arrivare a questo risultato bisogna mettere in pratica delle strategie apposite e fare in modo che sia noi che il nostro compagno combattiamo per un intento comune.

Ma non basta prendere il pozzetto. Una volta che si hanno quelle undici carte in mano non bisogna assolutamente abbassare la guardia, anzi, è necessario essere ancora più concentrati e far fruttare al massimo le carte, altrimenti tutti gli sforzi fatti fino a quel momento potrebbero vanificarsi.

Stili di gioco e situazioni partita

 Più di una volta abbiamo parlato del fatto che nel gioco del Burraco un buon giocatore è colui che si distingue per essere in grado di fare quello che è necessario ai fini della vittoria.

Un buon giocatore, colui che tutti vorremmo per giocare una partita, è la persona che all’occorrenza sa essere protagonista del gioco e combattere per andare a chiusura, ma anche la persona che sa mettersi da parte e fare da spalla al proprio compagno se le sue carte non sono quelle adatte a raggiungere l’obiettivo.

In effetti, nel gioco del Burraco, si possono distinguere due macro categorie di giocatori, che sono, utilizzando una metafora, i pescatori e i raccoglitori. La prima categoria, quella dei pescatori, si riconosce dal fatto che si tratta di giocatori che preferiscono, di norma, pescare dal tallone e che si propone come colui che attacca l’avversario.

Quando chiudere?

Quando si inizia a giocare a Burraco si è molto propensi a credere che la chiusura sia il primo obiettivo da raggiungere. Se da un lato è vero, a mano a mano che si accumula esperienza nel gioco si comprende che ci sono delle situazioni in cui la chiusura è consigliata, anzi auspicabile, e altre in cui, invece, è meglio ritardarla.

Vediamo, a solo titolo di esempio, tre situazioni in cui si dovrebbe chiudere immediatamente e tre in cui invece la chiusura andrebbe posticipata di almeno un giro.

Incartarsi, i termini del Burraco

Mai con una sola carta

Tra le tante regole non scritte del Burraco ne esiste una a cui non si dovrebbe mai contravvenire. Si tratta della regola per cui non si dovrebbe mai rimanere con una sola carta per andare a chiusura.

È una regola che vale sia se si sta cercando di prendere il pozzetto sia che si stia tentando di chiudere la partita.

Nel gergo di uso comune tra i giocatori di Burraco, questa situazione è nota come ‘incartarsi’.

I pro delle combinazioni

Le combinazioni lasciano sempre un po’ in dubbio i giocatori di Burraco.

Molto probabilmente è per il fatto che nella maggior parte manuali del gioco del Burraco viene sempre sconsigliato di usare le carte per la realizzazione di combinazioni perché diminuiscono le probabilità di formare delle sequenze abbastanza lunghe da diventare dei burrachi.

Ma, come sappiamo bene, il bello del gioco del Burraco è proprio il fatto che può valere tutto e il contrario di tutto in base al momento e alla situazione specifica di ogni partita. Per questo vediamo di chiarire un po’ quando e come è meglio aprire anche delle combinazioni e quando, invece, è meglio evitarle.

Burraco a tre giocatori: due varianti

Il Burraco a tre giocatori è una delle varianti di Burraco più conosciute e più giocate, anche perché è il modo ottimale per giocare quando non si riesce a raggiungere la quota di quattro giocatori per fare una partita standard.

Ma, come tutte le varianti, per quanto il gioco sia abbastanza uniformato, esistono delle variazioni sul tema. In questo caso ci sono due diversi modi per giocare a Burraco in tre giocatori che si differenziano per la composizione dei pozzetti.

Decidere chi va a pozzetto

 Una delle prime strategie che si imparano quando si inizia a giocare a Burraco è quella che viene definita come la divisione dei ruoli. Nella coppia di Burraco, così come nelle coppie della vita reale, i compiti sono divisi al fine di portarli tutti a compimento senza interferire l’uno con l’altro.

Nel gioco del Burraco così come nella vita si deve venire a creare una sorta di sinergia, ossia una collaborazione il cui risultato è più alto della somma delle azioni prese singolarmente.

Nel Burraco la divisione dei compiti comporta che i due giocatori che si trovano a fare coppia intuiscano il prima possibile chi sarà dei due che è deputato a giocare per arrivare all’obiettivo (presa del pozzetto, costruzione del burraco e chiusura) e avere, quindi, un ruolo da protagonista, e chi, invece, sarà la spalla, cioè il giocatore con un ruolo all’apparenza meno attivo ma allo stesso modo importante.

Le regole per vincere i tornei di Burraco: il monte scarti

 In questi ultimi giorni abbiamo iniziato una serie di articoli che trattano nello specifico le dieci regole fondamentali per riuscire a vincere un torneo di Burraco, o quantomeno per riuscire ad ottenere un ottimo piazzamento.

In questo articolo proponiamo l’ottava regola che riguarda la gestione del monte degli scarti.

Il monte scarti è un elemento fondamentale del gioco del Burraco, dal quale, spesso, dipende la buona riuscita o meno di una partita. Ma, se a volte può essere davvero un tesoro da non lasciarsi scappare, ci sono alcune situazioni in cui, anche se utile, è meglio lasciarlo lì dov’è.