Quando aprire e quando legare

 Ogni partita nel gioco del Burraco ha un suo svolgimento, che non sarà mai uguale a un’altra partita già fatta.

In questo senso, quindi, è quasi impossibile dare delle strategie sempre valide e sempre utilizzabili.

In ogni situazione si deve adattare il metodo di gioco alla partita in corso, cercando di captare quali sono le capacità del compagno e quali le potenzialità dell’avversario, sia in termini di carte che di bravura.

Questo vale anche quando si parla di aperture dei giochi. Nel nostro ventaglio di carte ci sono sempre delle diverse possibilità, soprattutto ci si trova a dover scegliere se aprire una sequenza oppure una combinazione, e la nostra decisione è molto importante ai fini dell’andamento della partita.

Jolly, i termini del Burraco

 Un tesoro che bisogna imparare ad usare

I Jolly fanno parte delle carte che vengono comunemente chiamate, insieme alle Pinelle, matte.

Questa denominazione deriva dal fatto che queste particolari carte possono assumere qualsiasi valore e sostituire, così, nella formazione di combinazioni o sequenze, la carte mancante.

Diversamente dalla pinella, che nel Burrraco è il due, il Jolly non può diventare una carta naturale: non avendo un valore specifico non ha una collocazione naturale all’interno di una scala.

La capacità di variare il proprio gioco

 Nel gioco del Burraco non esistono strategie che possano essere utilizzate sempre e comunque, in quanto ogni partita è diversa da tutte le altre.

Si possono dare dei consigli, ma questo devono sempre essere messi in relazione con le carte che si hanno a disposizione e con i giochi che stanno facendo gli avversari.

In base a questo, una delle più grandi capacità del giocatore di Burraco è quella di saper variare, all’occorrenza, il gioco che ci si era prefissati di portare avanti e iniziare una nuova strategia.

È questo un tipo di gioco che può risultare molto utile nelle fasi centrali e finali di una partita.

Quando si devono sacrificare le matte

 Le matte, ossia i Jolly e le Pinelle, sono una delle carte essenziali del gioco del Burraco, croce e delizia dei giocatori, la cui distribuzione è in mano alla fortuna.

Le matte sono quelle carte che possono prendere il posto di una qualsiasi altra carta all’interno delle combinazioni e delle sequenza calate.

Le Pinelle (i due di ogni seme) possono assumere il loro valore naturale quando si completa la serie, dando così anche la possibilità di creare un Burraco pulito, mentre i Jolly inficiano definitivamente questa possibilità, in quanto non hanno un valore naturale proprio.

Chiunque giochi a Burraco sa qual è l’importanza strategica di questa tipologia di carte, che possono essere un grande aiuto come un fardello di cui non si sa bene cosa fare.

Come sopravvivere alla mancata presa del pozzetto

 Il bello delle partite di Burraco, siano esse giocate fra amici al circolo o durante una competizione nazionale, è che sono sempre imprevedibili, in quanto durante lo svolgimento delle diverse mani, le variabili che entrano in gioco sono molte e spesso, intersecandosi fra loro, danno vita a strane combinazioni.

Ed è proprio qui che si vede il bravo giocatore di Burraco, che dimostra di saper concludere degnamente una partita anche quando tutto gioca a suo sfavore.

Ci sono delle situazioni, dovute all’arrivo di carte poco favorevoli o di un feeling non troppo profondo con il proprio partner, in cui, per quanti sforzi si facciano, non si riesce ad arrivare alla presa del pozzetto.

Chiunque giochi a Burraco sa quanto è importante questa tappa del gioco, sia perché con il pozzetto si è quasi conquistata una mezza vittoria, sia perché non prendere il pozzetto vuol dire dover togliere 100 punti al conteggio finale.

Le varianti dei giocatori

 Il Burraco è un gioco che è arrivato in Italia in tempi piuttosto recenti, anche se dal numero di giocatori e appassionati sembrerebbe molto più antico.

Inoltre, in poche decine di anni di presenza sul territorio, sono state create tante varianti del gioco del Burraco, alcune codificate (Burraco a carte uguali, Burraco a tre) e quindi con dei regolamenti chiari e uguali in qualsiasi parte della penisola vengano giocate, altre che sono ancora troppo recenti (Burraco a sei giocatori) per aver un regolamento definitivo.

In più, sono da menzionare le varianti che ogni giocatore applica al Burraco per rendere il gioco più o meno facile o intrigante in base alle esigenze dei giocatori.

Curiosità sulle carte

 Le carte sono lo strumento primo con cui si gioca a Burraco, l’indispensabile mezzo del divertimento e delle sfide.

Ma anche le carte hanno un loro codice che ogni giocatore di Burraco deve conoscere per sapere come utilizzarle e essere sempre pronto a risolvere i piccoli problemi.

Oltre alle norme che regolano le carte esposte o le carte penalizzate che dipendono dal regolamento che vige durante il torneo o che si sceglie di utilizzare durante una partita, ci sono altre cose da sapere sulle carte con le quali si gioca.

Una delle nozioni più importanti per un bravo giocatore di Burraco è la disposizione corretta delle carte sul tavolo, in modo che sia il compagno che gli avversari possano avere subito un quadro completo e chiaro della situazione.

Cosa fare dopo aver preso il pozzetto?

 La presa del pozzetto è il primo obiettivo che ogni giocatore si deve porre durante una partita di Burraco. Infatti, solo dopo che il pozzetto sarà stato preso si potrà pensare ad una eventuale chiusura.

Il pozzetto può essere preso in due modi:

con lo scarto: si scarta l’ultima carta rimasta in mano e poi si preleva il pozzetto, che, però, non dovrà essere guardato fino al turno di gioco successivo;

al volo: finiamo le carte in mano mettendole tutte sul tavolo e prendiamo il pozzetto, che andrà subito guardato e giocato.

Giocare in contrasto con l’avversario

 Partendo dal presupposto che nel gioco del Burraco è meglio calare i giochi il prima possibile,  preferendo le sequenze, possibilmente pulite, alle combinazioni, bisogna adottare una strategia che possa mettere in difficoltà l’avversario.

Questo vuol dire che spesso sarà necessario cambiare le nostre tattiche durante lo volgimento della partita.

Durante la partita, infatti, potremmo pensare di calare determinati giochi che invece bisognerà mutare per non permettere all’avversario di giungere alla chiusura prima di noi.

Ad esempio, se i nostri avversari hanno calato una sequenza di 3, 4, 5, di fiori e noi abbiamo in mano il 5 e il 7 dello stesso seme dovremmo cercare di calarli il prima possibile, anche creando una sequenza sporca con l’aggiunta di una pinella (che, se siamo fortunati e ne abbiamo una dello stesso seme, potrà diventare anche un due naturale).

Glossario del Tranca

 Il Tranca è una variante del Burraco molto famosa nei paesi sud americani, dove viene giocata da un grande numero di giocatori, molti dei quali sono anche degli appassionati del Burraco.

Abbiamo già spiegato quali sono le regole generali e come si contano i punti, ma è anche importante sapere quali sono i termini che vengono più frequentemente utilizzati in questa variante, molti dei quali sono direttamente derivati dal Burraco, altri invece sono propri di questa variante.

3 rosso: tutte i 3 di qualsiasi seme vanno messe sul tavolo e non tenute nel ventaglio. Se una squadra ha uno o più 3 rossi sul tavolo e una canasta, avrà 100 punti in più per ogni tre accumulato.