La composizione dei tavoli nel Burraco

 Il secondo articolo che regolamenta i tornei internazionali di Burraco disciplina la composizione dei tavoli in caso di tornei a coppie, squadre o individuali.

I tavoli sono sempre da quattro giocatori suddivisi in due coppie avversarie che siedono nelle posizioni opposte del tavolo, secondo la convenzione definita “della rosa dei venti”, ovvero Nord/Sud ed Est/Ovest. L’assegnazione dei posti può essere effettuata secondo discrezione arbitrale o in base all’ordine di iscrizione o ancora per sorteggio.

Dieci consigli per vincere i tornei di Burraco: mantenere la divisione dei ruoli

 Chi gioca a Burraco sa che uno dei principali fattori che influiscono sulla buona riuscita di una partita, che sia un partita libera o una partita di un torneo, è che sia sempre rispettata la divisione dei ruoli tra i due giocatori della coppia.

Una coppia funziona quando è equilibrata al suo interno e i due componenti non si mettono mai in competizione fra di loro ma puntano alla realizzazione degli obiettivi, facendo quello che devono in base alle carte che gli sono toccate dalla distribuzione.

Infatti, la divisione dei ruoli nella coppia di Burraco non è né rigida né definitiva: sono le carte che decideranno chi dei due sarà il giocatore protagonista, colui che prenderà il pozzetto e molto probabilmente andrà anche a chiusura, e chi sarà, invece, il giocatore spalla, colui che dovrà creare le condizioni migliori per il compagno.

Dieci consigli per vincere i tornei di Burraco: concentrazione e osservazione

 Il Burraco è un gioco che viene fatto in coppia – esistono anche delle varianti che prevedono il gioco in solitaria, ma la vera espressione del Burraco è in quattro giocatori – e la coppia non deve essere solo un’unione formale, ma deve essere alimentata da una grande complicità e fiducia reciproca tra i due componenti.

Nelle partite libere, e a maggior ragione in quelle di torneo, la coppia è il pilastro del gioco.

Ed è qui che entra in gioco la capacità di osservazione dei due giocatori, perché, dal momento che l’unico modo in cui i due possono comunicare è attraverso le carte, devono essere sempre molto attenti nel vedere cosa l’altro raccoglie, gioca e scarta e mettere in relazione queste sue mosse con la situazione che c’è in quel momento sul tavolo da gioco.

Una coppia che funziona

Quando si inizia a giocare a Burraco si capisce subito che la vera difficoltà non è imparare le regole o le strategie del gioco, ma è trovare un compagno con il quale si riesca ad avere una vera intesa durante le partite.

Per essere una coppia vincente di Burraco, infatti, non basta che si trovi una persona con la quale è piacevole giocare, ma deve essere un compagno con il quale si condividono competenze, stile di gioco e, soprattutto, una persona di cui potersi fidare (almeno nel gioco).

Organizzare una maratona di Burraco

 Si stanno avvicinando le feste natalizie, anche se l’estate davvero sembra appena finita, e quale occasione migliore di queste prossime giornate di festa per organizzare qualche divertente partita di Burraco con gli amici?

Sono tante le possibilità per giocare se c’è un buon numero di giocatori. Ad esempio si può organizzare un torneo individuale a otto giocatori o, se c’è anche qualche altro amico, si può pensare ad una maratona di Burraco a coppie. Come si fa?

Burraco a cinque: come si gioca

 Tra le tante varianti che esistono per il gioco del Burraco, una molto interessante è quella del Burraco a cinque. La sua modalità di gioco è piuttosto simile a quella della variante a tre giocatori, ma con gli opportuni aggiustamenti che permettono di giocare tranquillamente tutta la partita anche con un così elevato numero di giocatori.

Quindi, per prima cosa, se si è in cinque a giocare a Burraco è necessario munirsi di tre mazzi di carte, con i quali distribuire le carte a tutti i partecipanti e costruire i tre pozzetti necessari. Il primo pozzetto (quello cioè che è posto più in alto) sarà composto da 18 carte, gli altri due pozzetti da 11. 

Il codice di comunicazione

 Nell’articolo in cui si è affrontato l’argomento dell’immagine che la coppia di Burraco dovrebbe dare di sé quando si presenta ad un torneo o ad una manifestazione ufficiale di Burraco, si è detto che la coppia che ha una buona immagine lo deve anche al fatto che, tra i due componenti della squadra, si usa lo stesso codice comunicativo.

Che cosa vuol dire questa espressione? Come si costruisce un codice condiviso?

Immagine di coppia

La coppia nel gioco del Burraco, soprattutto quando ci si trova in un torneo, non si esprime solo nell’azione di gioco. La coppia di Burraco è tale anche quando non si sta giocando e, come accade anche nel poker, è necessario che anche l’immagine che si dà di sé e del proprio compagno sia quella giusta.

E, come si fa per le strategie, anche l’immagine di coppia che si vuole trasmettere agli altri giocatori che partecipano al torneo va studiata e costruita prima, non può essere improvvisata.

Alternanza e raddoppio: come essere una coppia vincente

 Torniamo a parlare di ruoli all’interno delle coppie di Burraco. Più volte ci siamo soffermati sul fatto che nella coppia è importante che i giocatori che la compongono sappiano come gestirsi e, di conseguenza, sappiano chi dei due ha maggiori possibilità di raggiungere un obiettivo (che sia la presa del pozzetto o la chiusura).

Colui che ha meno carte in mano (o carte che si possono legare più facilmente) andrà dritto all’obiettivo, mentre l’altro giocatore ha il compito di aiutarlo e creare le condizioni migliori perché questo accada nel minor tempo possibile.

Tutta la comunicazione del Burraco

Il Burraco è un gioco fatto di tante componenti che vanno ben oltre la conoscenza delle regole e delle strategie. Nel Burraco conta molto la capacità dei giocatori di avere sempre uno sguardo d’insieme sulla partita, che comprende sia la capacità di amministrare e gestire il proprio gioco in base alle carte che arrivano sia la capacità di capire quello che succede anche nella zona avversaria.

Anzi, si può affermare, senza troppi indugi, che molte delle nostre mosse sono decise proprio da quello che fanno, o che hanno intenzione di fare, gli avversari.