Prendiamo spunto da una notizia di cronaca che ha fatto il giro dei quotidiani in questi giorni. Si tratta del caso del Consiglio regionale dell’Abruzzo delle sedi di Pescara e L’Aquila in cui sono stati scoperti alcuni dipendenti ad usare i pc dei loro uffici per giocare a Burraco on line e per fare delle scommesse sportive.
Anche se è un fatto su cui ancora gli organi preposti stanno indagando, ci sembra doveroso parlarne, per due motivi.
In primo luogo perché, conoscendo la passione che il gioco del Burraco è in grado di far nascere, comprendiamo appieno come sia possibile che si abbia voglia di giocare a qualsiasi ora del giorno e della notte, in secondo luogo perché è importante capire i limiti delle proprie passioni.