Il Burraco è un gioco abbastanza semplice, ciò non vuol dire che non sia interessante, ma se paragonato ad altri giochi, come la Scala 40, ha sicuramente una metodologia e un andamento di gioco più semplici e immediati. Ed è proprio questa la sua forza che lo ha portato ad assurgere a passatempo preferito di milioni di giocatori in Italia e nel mondo.
Ma qual è lo scopo di ogni giocatore?
Il primo obiettivo da raggiungere in ogni mano della partita è quello di terminare le 11 carte inizialmente distribuite dal mazziere per andare a prendere il pozzetto.
Ma lo scopo finale è la “chiusura”, ossia arrivare a finire tutte le carte, comprese quelle del pozzetto. Le strategie che si possono mettere in atto al fine di terminare una mano possono ricondursi a due grandi categorie: fare molte combinazioni da poche carte o fare dei Burraco, più difficili da creare, ma più fruttuosi nel conteggio finale dei punti.
Le carte, nel burraco, vanno calate secondo una logica di punteggio ben precisa. Calare le carte non è solo frutto di fortuna come molti sono predisposti a pensare. Non si può negare che la buona sorte sia una componente fondamentale per un esito positivo della partita, ma deve sempre essere accompagnata anche da strategia, conoscenza delle regole del gioco e esperienza.
Esistono diverse possibilità di combinare le carte durante il gioco. Si possono comporre dei burraco, serie di 7 carte sequenziali, che possono essere puri o impuri, oppure si possono fare altri tipi di accoppiamenti di carte, dette combinazioni, se composte da carte con lo stesso valore ma con seme diverso, o sequenze, se formate da carte dello stesso seme in ordine sequenziale. Ognuna di queste selezioni avrà poi un valore diverso al fine del conteggio punti finale.