Il burraco è molto giocato e poco teorizzato. Di tanto in tanto vengono fuori delle interviste, rilasciate da campionesse d’eccezione che spiegano quali sono le regole per discernere i campioni. I migliori, per dire, sono molto rapidi nel gioco ma anche molto parsimoniosi. Che vuol dire?
Spesso il giocatore di burraco si fa le ossa sul tavolo e non sui libri perché al di là della teoria poi c’è tutto il gioco di squadra, la strategia e l’osservazione che determinano l’andamento della partita. Ad ogni modo il vero e buon giocatore di burraco deve avere almeno queste due qualità: deve essere rapido e parsimonioso.
La rapidità è essenziale perché il primo obiettivo della coppia deve essere quello di andare a prendere il pozzetto. A quel punto, quindi soltanto in un secondo momento, ci si deve impegnare nel fare burraco e quindi nel chiudere. Se si va a prendere il pozzo per primi, in fondo si costringe anche l’altra coppia all’inseguimento. Si fa pressione e ci si trova più facilmente nella condizione mentale e naturale di chiudere.
La parsimonia è un’altra qualità del burrachista di qualità. Bisogna infatti che sia reso il massimo dalla giocata minima. È un po’ come i risparmi di famiglia: nessuna carta deve essere sprecata e ogni giocata deve essere messa a frutto. Soltanto così il futuro è assicurato. Se ci sono molte matte in una giocata, si può anche esagerare nella giocata ma se non se ne hanno molte bisogna evitare di buttare via carte preziose. La parsimonia aiuta nella scelta del gioco da proporre ai compagni e agli avversari.