Il burraco è un gioco molto sfaccettato, c’è chi pensa ne esista una sola versione, quella praticata nelle varie sale invernali da persone di mezza età. Ecco invece che scopriamo, da una notizia locale, che a spopolare è una variante del burraco, quello uruguaiano.
Succede a Modena, il paese che raccoglie 400 tesserati delle Fibur e due circoli di associati ma ha anche tanti dilettanti all’attivo. Insomma qui il burraco è una passione cittadina. L’articolo in realtà è un po’ vecchiotto e parla di un torneo di burraco dove a farla da padrone è stato il burraco uruguaiano. Questo scrive La Gazzetta di Modena
A partire dagli anni ’80 però, è esplosa in Italia la moda di un nuovo gioco, praticabile con due mazzi di carte francesi, che arriva addirittura dal lontano Uruguay dove si giocava fin dagli anni ’40 tra pochi “aficionados”. Il gioco in questione altro non è che il burraco, il cui nome d’origine portoghese svela nel significato italiano – “setaccio” – quelle che sono le strategie proprie del gioco: pescare carte e scartarle, filtrando solo quelle da trattenere, utili a creare giochi e combinazioni.
La stessa giornalista poi spiega i riferimenti associativi per tutti gli appassionati di burraco in Italia. È vero che il non plus ultra è rappresentato dalla Fibur ma è anche vero che le principali federazioni burrachiste del nostro Paese sono quattro e rispondono al nome di: la Federazione Italiana Burraco, la Federazione Burraco Italia, la Federazione Italiana Burracolive e la Federazione Italiana Associate Burraco.
A Modena la passione per questo gioco è stata sostenuta a livello federale e questo ha consentito che il burraco si radicasse sul territorio restituendo soltanto ottime notizie quanto a socializzazione ed eventi solidali.