Dopo aver concluso la nostra lunga rassegna sulle norme di gioco proprie del Burraco Internazionale, da alcuni post a questa parte abbiamo cominciato ad occuparci di una analisi più approfondita delle regole che invece vanno applicate nel corso delle competizioni di Burraco giocate secondo le regole italiane.
> Il Codice di Gara del Burraco italiano
Queste ultime, lo ricordiamo per chi fosse piuttosto nuovo del blog o dell’ argomento, sono contenute all’ interno del Codice di Gara redatto e approvato dalla Fibur, la Federazione Italiana Burraco, che costituisce un punto di riferimento normativo per giocatori e arbitri della Federazione.
> Il contenuto del Codice di Gara del Burraco italiano
In un post pubblicato in precedenza vi abbiamo parlato in maniera più specifica del contenuto del Codice, la cui primissima parte è costituita, come abbiamo detto, da una sorta di introduzione che contiene le indicazioni di base relative allo scopo per cui è stato redatto il codice e un avvertimento generale sull’ applicazione, da parte dell’ Arbitro, delle regole in esso contenute.
Ebbene, secondo i dettami della Federazione, anche il Codice di Gara del Burraco Italiano, così come avevamo visto per il Codice di Gara del Burraco Internazionale, è finalizzato a definire la corretta procedura di gioco e a fornire rimedi adeguati per risolvere le eventuali infrazioni alla procedura stessa, sulla base dei principi di lealtà e di sportività che caratterizzano le competizioni federali.
Di conseguenza, lo scopo del Codice non è quello di punire il dolo, ma semplicemente di fissare delle norme.