Nel Burraco, come spesso abbiamo detto, la colonna portante di ogni strategia di gioco è la coppia. La squadra formata da due individui che hanno lo stesso obiettivo da raggiungere e hanno la stessa voglia di farlo.
Proprio per questo, può capitare che entrambi vogliamo essere i protagonisti di questo percorso verso la vittoria ma, come ben sappiamo, è un modo di gestire la partita che non può funzionare. La coppia del Burraco deve essere composta da un velocista e da un gregario, proprio come accade nel ciclismo. Il velocista è il protagonista, colui che si rende, praticamente, artefice della vittoria, ma che, allo stesso tempo, non potrebbe farlo se al suo fianco non ci fosse il gregario, che fa tutto ciò che è in suo potere perché lui possa farcela.
Tutto questo per dire che un torneo di Burraco deve essere visto un po’ come una gara di ciclismo: i due giocatori hanno un ruolo ben determinato che porta a massimizzare gli sforzi che si fanno. Ci troviamo così che uno dei due componenti della coppia sarà il protagonista, colui che effettivamente chiude la partita, e la spalla, il componente che, pur non chiudendo la partita, fa in modo che questo avvenga nel minor tempo possibile
Ma, a differenza del ciclismo, dove la divisione dei ruoli è fissa, nel Burraco non è così: in ogni partita entrambi i giocatori devono essere in grado di ricoprire entrambi i ruoli. A decidere chi sarà il protagonista e chi la spalla sono le carte. Il giocatore che si trova in mano le carte migliori andrà dritto verso la chiusura, mentre il suo compagno, la sua spalla, farà il lavoro silenzioso e importantissimo di creare la situazione per cui la vittoria possa arrivare nel minor tempo possibile.