Il gioco del burraco, come ben si sa, è regolato da una federazione, la Fibur, che si occupa di gestire le competizioni ufficiali nazionali ed internazionali, stabilire le regole ed il loro rispetto in situazioni ufficiali e formare arbitri. Con circolare datata 1 marzo ha stabilito per chi vigerà il divieto di tesseramento esterno nel 2018.
Non si tratta di una decisione nata per punire, quanto per regolamentare qualcosa che sia giusto funzioni in un certo modo, mettendo tutti i giocatori alla pari in contesti ufficiali. Si legge nella nota ufficiale:
Il C.D ha deciso di ripristinare il divieto per tutti coloro che rivestano cariche sociali in Fibur (presidenti, consiglieri, delegati, fiduciari, organi di giustizia, arbitri) di tesserarsi o frequentare altre Federazioni di Burraco. Il divieto di tesseramento per altre federazioni decorre dal 1 gennaio 2018 compreso il pretesseramento salvo particolari esenzioni.
Non deve stupire, soprattutto i neofiti, che si punti ad una chiusura di questo genere per ciò che concerne il tesseramento. E’ importante, a livello legale e pratico, mantenere un tesseramento unico soprattutto per ciò che concerne particolari cariche all’interno della Federazione. Per quanto generalmente il burraco venga visto come un gioco adatto a tutti ( e lo è, N.d.r.) e venga spesso sfruttato per beneficenza tra la popolazione per via della sua facilità di comprensione e capacità di attirare l’attenzione, questo non toglie che a livello agonistico esso sia regolato come qualsiasi altra attività da una federazione che si occupa di controllare che tutto si muova perfettamente. E tale decisione deriva proprio dal bisogno di assicurare a tutti un giusto trattamento.