Partite lente e partite veloci

 È molto difficile prevedere la durata di una partita di Burraco.

Se si è in un torneo la cosa è molto più semplice in quanto i tempi massimi di ogni partita e di ogni turno di gioco sono stabiliti dal regolamento in vigore per quello specifico evento, ma quando si gioca in partita libera la situazione può essere davvero molto diversa.

Ovviamente ci sono dei tempi da rispettare anche in partita libera, ma solitamente non si è molto fiscali su questo tipo di cose, perché quello che conta quando si gioca tra amici è il divertimento che ognuno può trarre da quello che sta facendo.

Allenare la memoria per vincere a Burraco

 Chiunque giochi a Burraco sa quanto è importante, per la buona riuscita della partita, riuscire a tenere a mente le carte.

Si tratta di un fattore importante quanto difficile, perché le carte da memorizzare sono davvero tante – le carte scartate dagli avversari, le carte raccolte e anche quelle scartare dal compagno etc. – e, inoltre, si dovrebbe essere in grado anche di tenere a mente le relazioni fra le diverse carte.

Infatti è importante ricordare chi ha scartato cosa, altrimenti tutto lo sforzo diventa inutile.

Non tutti hanno le stesse capacità di memorizzare le carte, sicuramente le donne sono più brave in questo degli uomini, ma la memoria è una  capacità che può essere allenata.

Il Burraco come terapia

 Il gioco del Burraco in Italia ha riscosso un immediato successo fin da quando ha fatto la sua prima comparsa sulla nostra penisola. Le ragioni di questo inarrestabile successo possono essere tante, tra cui va sicuramente sottolineato la semplicità del gioco e la sua componente sociale e di aggregazione.

Ma il Burraco oltre ad essere un’occasione di divertimento è anche un ottimo modo per alleviare alcune condizioni difficili come possono essere quelle delle malattie che colpiscono l’apparato neurologico. Infatti, se si pensa a quali sono le capacità che si mettono in moto ogni volta che si gioca una partita di Burraco ci si rende conto che il Burraco è un gioco abbastanza ripetitivo in cui gioca un ruolo fondamentale la memoria.

La Pinella di Alessia Marcuzzi

 Il Burraco è il gioco del momento. Tutti lo amano e tutti ci giocano, senza distinzione di età, sesso e ceto sociale. Dalle nonnine con i nipotini alle star della televisione la passione del Burraco ha travolto l’Italia.

Molti vip amano il gioco, c’è Raoul Bova, Katia Ricciarelli, Francesco Totti e la moglie Ilary Blasi e molti altri, ma tra questi ce n’è uno che del Burraco ha fatto una passione che va al di là del semplice giocare.

Si tratta di Alessia Marcuzzi che, in questi giorni, dopo aver terminato l’ultima edizione del grande fratello, ha lanciato un nuovo progetto di moda che la vedrà indossare, è proprio il caso di dirlo, i panni di una blogger.

Ma cosa centra questo con il Burraco?

Burraco Accademy

 Il gioco del Burraco è diventato a pieno titolo un importante fenomeno sociale. La maggior parte degli italiani conosce le regole del gioco e ha, almeno una volta nella vita, provato a fare una partita.

Molti di questi, poi, sono diventati dei veri appassionati che hanno continuato a giocare per migliorare il loro livello per poter così partecipare alle tante competizioni che sono regolarmente organizzate dalle federazioni che si occupano del gioco del Burraco, prima fra tutte le Fibur – Federazione Italiana Burraco.

Sia on line che in libreria è possibile trovare dei manuali dai quali poter imparare le regole e le strategie del Burraco, ma non sempre è facile portare poi la conoscenza teorica sul piano pratico. A questo ci ha pensato Giorgio Vitale, il massimo esperto e conoscitore del gioco a livello internazionale, che ha lanciato una nuova iniziativa: la Burraco Accademy.

Il controllo delle emozioni nel Burraco

 Nonostante il gioco del Burraco sia molto conosciuto in Italia, come nel resto del mondo, per essere un gioco molto piacevole divertente, sono ormai rimaste in poche le persone che riescono a giocare senza sentire la competizione.

Ovviamente si gioca per divertirsi, ma se poi si vince è molto meglio.

Un giocatore che vuole  risultare vincente a Burraco, oltre a conoscere le regole e le strategie del gioco deve anche essere in grado di controllare le proprie emozioni, in modo da non lasciar trapelare, con le espressioni del volto o con gesti del corpo, le situazione delle carte in suo possesso o eventuali carte buone che gli sono capitate.

Dimmi come giochi e ti dirò chi sei

 Il Burraco è uno dei giochi di carte in cui si manifesta in maniera più evidente la personalità del giocatore.

A differenza di altri giochi, come ad esempio il poker, in cui la propria personalità e la propria immagine vengono costruite ad hoc, nel Burraco c’è una componente di spontaneità maggiore che lo rende unico e inimitabile.

Una caratteristica che potrebbe essere dovuta anche al fatto che il Burraco non viene, ancora, giocato a livelli professionistici e, anche nelle situazioni ufficiali come i tornei, non vengono mai messi in palio premi che permettono di cambiare la propria vita.

Strategie istantanee e strategie a lungo termine

 Il gioco del Burraco è fatto di tante componenti, una delle più importanti è la componente strategica.

Per strategia, nel Burraco come in tutti i giochi di carte, si intende la programmazione delle mosse che si faranno per raggiungere un obiettivo, che, nel caso specifico del Burraco, sono, prima, la presa del pozzetto e, poi, la chiusura.

Esiste poi una differenza tra le strategie che possono essere di base, anche chiamate a lungo termine, e le strategie istantanee.

Il Burraco alle donne e il poker agli uomini

 Le donne spesso sono considerate come il sesso debole ma questo non è per nulla vero nel Burraco. Il genere femminile è nettamente preponderante nel gioco del Burraco, sia per quanto riguarda la presenza ai tornei e on line sia per quanto riguarda le percentuali di vittoria.

La maggior parte degli iscritti ai tornei sono donne, così come la presenza nelle piattaforme on line di gioco del Burraco è nettamente superiore a quella maschile. Una presenza che non fa alcuna distinzione né di fascia di età né di condizione sociale: dalle nonne alle ragazze il Burraco non conosce confini.

Non si esagera, quindi, nel dire che le donne sono l’anima del Burraco.

Il Burraco e il Tressette

 In Italia si giocano davvero una grande quantità di giochi di carte. Uno dei più famosi è sicuramente il Tressette.

Anche questo gioco, così come il Burraco, è stato importato dall’estero, pare, infatti, che il Tressette sia originario della Spagna e portato in Italia dai marinari che da qui arrivavano fino a Napoli, allora sotto il Regno delle due Sicilie.

Nel gioco del Tressette si utilizzano le carte napoletane, che, a differenza di quelle francesi utilizzate nel gioco del Burraco, sono 40.