Burraco, tra chiusura e vittoria

di Valentina Cervelli Commenta

Se si è dei neofiti del burraco, spesso e volentieri, soprattutto quando si inizia a dare un’occhiata alle regole ed al funzionamento del gioco si rischia di rimanere spaesati e trovare tutto troppo tecnico. Questo è valido anche per chiusura e la vittoria. Come fare proprie le nozioni principali e non vederle come degli ostacoli da superare?

Basta semplicemente approcciarsi con calma all’apprendimento di entrambe. Per ciò che concerne la chiusura di una mano bisogna essenzialmente comprendere che è necessario passare attraverso questi “punti”:

  1. Finire le carte che sono state distribuite ad inizio partita ed avere quindi modo di poter raccogliere il pozzetto
  2. Fare un burraco, ovvero una combinazione di 7 o più carte (scale o carte dello stesso valore)
  3. Finire nuovamente le carte che si hanno in mano dopo aver raccolto il pozzetto.

Attenzione: per eseguire una chiusura è necessario scartare anche una carta che non sia né un jolly né una pinella. E per ciò che concerne il burraco esso può essere puro e quindi non contenere nè Jolly né una pinella che non si trovi nella sua posizione naturale; semipuro se formato da 8 carte ed una di esse è una pinella o un jolly e impuro quando per formarlo vengono utilizzate o una pinella o un jolly.

Quando finisce la partita

Altro momento vissuto con un pizzico di ansia dal giocatore neofita è il termine della partita: esso si verifica quando una squadra o un giocatore raggiunge prima dei propri avversari il punteggio stabilito per la chiusura. E’ importante comprendere che vi sono due strategie di gioco per raggiungere tale scopo:

  1. Impegnarsi nel realizzare il maggiore numero combinazioni possibili e quindi archiviare il numero maggiore di punti.
  2. Raggiungere la chiusura di una mano prima dell’avversario penalizzandolo grazie al “pagamento” delle carte che ancora possiede.

 

 

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