Burraco e Canasta: cosa cambia?

di Redazione Commenta

 Il Burraco e la Canasta sono due giochi molto simili che appartengono alla stessa famiglia della Pinnacola. Pur non avendo certezza nell’origine né dell’uno né dell’altro si può azzardare a dire che la Canasta sia la progenitrice del Burraco, sviluppatosi più tardi nel tempo come una sua variante, per poi, come evidente dai seguaci del Burraco ai giorni nostri, diventare un gioco a se stante.

Le regole, quindi, potranno sembrare molto simili, ma ci sono delle differenze fondamentali che distinguono nettamente le due tipologie di gioco. Vediamo quali sono.

La prima differenza sta nella quantità di carte necessarie per il gioco: la Canasta prevede l’uso di tre mazzi di carte francesi comprensive dei jolly, per il Burraco, invece, è previsto l’uso di due soli mazzi (a meno che non si voglia giocare in cinque giocatori).

Nel Burraco oltre ai jolly si attribuisce un valore particolare anche ai 2 di ogni seme contenuti nei mazzi, le pinelle, la Canasta riserva, oltre a quelli elencati per il Burraco, un ruolo particolare anche ai 3. I tre rossi, se pescati, vanno scartati e il giocatore può pescare un’altra carta, quelli neri, invece, creano un blocco nel mazzo, cioè il giocatore a cui tocca il turno successivo non potrà prendere una carta dal mazzetto degli scarti.

C’è una differenza sostanziale anche nell’apertura dei giochi. Per iniziare a calare nella Canasta è necessario avere in mano almeno un totale di punti che dipende dal punteggio con il quale si sta giocando e si possono calare soltanto delle combinazione (una serie di carte dello stesso seme), e non delle scale come nel Burraco.

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