Il burraco allunga la vita? Di certo non ne abbiamo prove, ma se leggendo le cronache italiane scopriamo che una nonnina di 105 anni di Cefalù lo gioca almeno una volta a settimana se non di più, il dubbio un pochino ci viene.
Non è in fin dei conti una novità quella che il burraco sia in grado di stimolare al meglio le funzioni cognitive dei suoi giocatori tanto di essere divenuto quest’anno parte di una specifica manifestazione volta ad aiutare gli anziani non solo a socializzare ma a tenere attiva la mente attraverso il gioco. Entrando nello specifico di questa storia, la signora di cui parliamo, come ci viene presentata da CefaluNews, si chiama Rosaria Martino Pappalardo, è nata nel 1913 e oggi nonna di quattro nipoti e tre pronipoti e gioca a burraco regolarmente tutte le domeniche e talvolta, come anticipato, anche nel corso della settimana.
Di certo una vita vissuta in modo corretto e sano la avrà aiutata a raggiungere questa magnifica età: ma ci piace pensare che il burraco l’abbia aiutata e continui ad aiutarla a mantenere la sua mente attiva e l’animo divertito. In fin dei conti per la sua semplicità questo gioco è perfetto per persone di ogni età. Un’attività che quando espletata sotto forma di torneo riesce ad intrattenere in modo semplice e duraturo senza creare danni quando “accoppiata” con la classica competitività che una persona possiede.
Non sappiamo dire, lo ripetiamo, se il burraco sia capace di allungare la vita: di certo è una di quelle cose che nel proprio piccolo aiutano a migliorarla.