Il burraco è solo un hobby come tanti? La risposta è no, assolutamente. Però non si può fare altro che rimanerci male quando qualcuno, magari celebre, prende questo gioco come termine di paragone negativo per ciò che concerne altre attività.
E’ il caso del tecnico della Sampdoria che ha recentemente commentato parlando della scarsa performance italiana dell’ultima settimana:
Prima da noi si giocava a pallone in strada per otto ore al giorno, adesso si dà molta più importanza allo studio ed il tempo da dedicare al calcio è diminuito. Il calcio non è più questione di vita, ma è diventato un hobby, come il burraco.
Verrebbe proprio da chiedere: perché scegliere un gioco di carte come paragone che tra le altre cose ha dimostrato di essere in grado di influenzare positivamente le facoltà cognitive delle persone? Quel che si vuole far notare è una cosa sola: certo, il burraco sarà pure un hobby per alcuni, ma non è solo questo. Se finalmente il CONI si decidesse a muoversi nella direzione giusta come fatto con altre attività di carte, non verrebbe più definito semplicement un hobby ma un qualcosa che potrebbe essere da esempio per via dell’atteggiamento che i suoi giocatori portano continuamente ed in ogni situazione ai tavoli da gioco.
Il punto della questione è uno solo: è ingiusto bistrattare un gioco come il burraco sminuendolo, a prescindere dal contesto preso in esame, perché è molto più importante e complesso di quello che si può credere dato che si necessita di molta concentrazione e serietà.