Perché evitare i tris nel burraco? E’ la domanda più semplice ed al contempo più “particolare” che un giocatore possa porsi, soprattutto alle prime armi. In fin dei conti, a seconda della mano che si riceve, mettere a tavola più carte uguali non sembra qualcosa di così “brutto“.
Il punto è che, come in ogni gioco di carte che si rispetti, la fortuna ha un ruolo preponderante ed alla distribuzione della carte tale assunto è più vivo e veritiero che mai, soprattutto se si pensa che la “prima parte” di qualsiasi partita di burraco è quella che vede il giocatore singolo o la coppia tentare di vivere una corsa contro il tempo e gli altri per conquistare prima il mazzetto e tutto ciò che questo comporta. Perché i tris sono da evitare? Perché essenzialmente bloccano qualsiasi possibilità di scala e quindi di un burraco (puro o meno) agevole: certo, dall’altra parte mettono i bastoni tra le ruote anche agli avversari, ma ne vale davvero la pena?
La risposta non è chiara ed è influenzata generalmente dalla grandezza di questi tris: è ovvio che nel caso estremo ci si ritrovi cinque o sei carte uguali nella mano mettere in tavola diventa necessario e può rappresentare una base perfetta per proseguire nella partita. Diverso ovviamente deve essere l’approccio se si ha un semplice tris: in quel caso, tentare di costruire qualcosa di buono che possa essere espresso con maggiore libertà è consigliato, anche per ottenere un punteggio maggiore una volta finita la partita.
Salvatore 10 Dicembre 2017 il 18:18
vorrei porre la seguente domanda visto la discordanza tra le varie federazioni.
Si può chiudere al primo giro andando a pozzetto a volo (o in diretta) facendo burraco
e senza che uno o più giocatori abbiano giocato almeno una volta?
La FITAB non lo consente mentre la FIBUR non ne accenna.
Spero nella Vs. risposta sulla mia mail [email protected]
Grazie e cordiali saluti.