Il burraco a due giocatori non ha nulla da invidiare a quello che normalmente si svolge in 4. Le regole sono le stesse con esse anche il modo nel quale il tutto si svolge. Ciò che cambia, in modo più o meno evidente sono le strategie da utilizzare.
E’ l’assenza di un compagno a modificare completamente gli assetti da questo punto di vista: non vi è nessuno con il quale mettere a punto una strategia di gioco o da favorire con il proprio atteggiamento. Questo da un certo punto di vista è il vantaggio più grande di questa formula di gioco visto che il giocatore può organizzare autonomamente la propria partita senza dover tenere in conto le potenziali carte nelle carte in mano al compagno. La pianificazione è individuale e per questo motivo più comoda.
D’altro canto lo stesso fattore rappresenta uno svantaggio perché colui che gioca non può sperare nell’aiuto di qualcuno che venga a completare le scale giocate per fare burraco e questo porta per forza a dover rivedere le proprie strategie di gioco, sia per ciò che concerne l’apertura sia per ciò che riguarda i turni seguenti. Esempio? Nulla vieta al giocatore di non mettere carte in tavola fino alla mano di chiusura. Si tratta di una strategia più che lecita, a seconda delle carte che si posseggono in mano: in questo modo l’avversario non può visionare il gioco e tentare di avvantaggiarsi in questo modo.
Vero è allo stesso tempo che se si è in due ad adottare la stessa strategia, colui che tra i due risulta perdente si potrebbe trovare ad arrivare a fine partita con tante carte e di conseguenza una perdita ai punti davvero pesante. E che cosa dire dei tempi che si allungano per fare burraco o chiudere? Anche se in questo caso, dipende dalla strategia di gioco se considerarlo un vantaggio o uno svantaggio.