Affrontiamo in questo post l’analisi di uno dei compiti tipici cui sono chiamati gli arbitri federali associati alla Fibur, la Federazione Italiana Burraco, quando vengono chiamati presso il tavolo di gioco: quello della ricostruzione della verità.
> Un arbitro non presente al tavolo di gioco
Il ruolo di ricostruttori della verità è tanto più importante per gli arbitri di gioco del Burraco perché, come abbiamo più volte segnalato, si tratta di figure che sono chiamate ad esprimere un giudizio su avvenimenti di cui non sono stati testimoni oculari.
> Un arbitro che dirige e non partecipa al gioco
Come può, dunque, un arbitro federale, ricostruire la verità del gioco per prendere la sua decisione? Quali sono le istruzioni da seguire secondo la Fibur? Eccole raggruppate in un utile elenco.
- Interrogare le parti
- Reinterrogare eventualmente le parti
- Decidere approfittando di un giocatore che tentenna, cioè diffidare dei giocatori che non sono sicuri di quello che dicono
- Propendere a credere al giocatore che ha chiamato
- Credere maggiormente a chi dice di aver fatto
- Credere meno a chi dice di aver visto
- Chiedere eventualmente il parere degli angolisti per conoscere più nel dettaglio i fatti avvenuti
Attraverso l’applicazione e l’attuazione di questa serie di azioni e comportamenti, dunque, l’arbitro è sicuro di adottare una tecnica di ricostruzione della verità che gli permetterà di non cadere in errore nella formulazione del proprio verdetto e nell’assegnazione delle eventuali penalità.