In un post precedente abbiamo chiarito che giocare una partita di Burraco a livello internazionale implica anche seguire delle regole universali ed univoche che possano essere valide per tutti i giocatori indipendentemente dalla loro provenienza.
Queste regole sono raccolte in Italia in un Codice di Gara del Burraco internazionale, il cui testo è autorizzato dalla Fibur, la federazione più grande ed importante per il gioco del Burraco nel nostro Paese.
Uno degli articoli presenti nel suddetto codice riguarda, in modo particolare, l’assegnazione dei posti e la formazione dei tavoli di gioco, che nel caso del burraco costituiscono due passaggi delicati e fondamentali per lo sviluppo successivo dell’azione.
Secondo il Codice di Gara internazionale, dunque, la formazione dei tavoli di gioco al primo turno può essere effettuata secondo tre diverse modalità alternative (l’una esclude l’altra):
– in base alla scelta dell’Arbitro del torneo
– in base all’ordine di iscrizione al torneo
– attraverso la modalità del sorteggio
L’abbinamento dei giocatori nei diversi turni successivi, invece, può seguire ed essere effettuato secondo altri criteri, che in un modo o nell’altro si rifanno a standard internazionali già noti. L’importante è che l’arbitro comunichi, prima dell’inizio della partita ai giocatori la modalità prescelta per l’abbinamento affinché tutti ne siano al corrente secondo un principio di trasparenza.
Sarebbe scoretto, infatti, da parte di un arbitro internazionale non mettere in chiaro, volta per volta, le modalità attraverso cui intende seguire il proprio operato.