Più di una volta ci siamo soffermati sul fatto che, nel gioco del Burraco, a volte è meglio fare delle piccole, o grandi, deroghe alle regole del gioco per riuscire ad ottimizzare le carte che si hanno in mano.
Lo abbiamo visto nello specifico per quanto riguarda la regola, se così la si può chiamare, anche se forse sarebbe meglio definirla una consuetudine, della preferenza da accodare all’apertura di sequenze piuttosto che di combinazioni.
I motivi sono prettamente pratici: ci sono dei momenti all’interno della partita in cui la rapidità e la possibilità di legare quante più carte possibile sono i fondamentale importanza per il raggiungimento dell’obiettivo.
Un’altra consuetudine del Burraco, nell’apertura di nuovi giochi, è quella per cui le carte centrali dovrebbero essere usate prevalentemente per la formazione di sequenze e non di combinazioni.
Ma, poniamo il caso di avere in mano tre 7 e che i nostri avversari siano particolarmente agguerriti e siano già in procinto di prendere il pozzetto, a cosa servirebbe tenere in mano quei tre 7?
Servirebbe solo a dare la possibilità agli avversari di arrivare al pozzetto prima di noi. Se, invece, si decide di giocare la combinazione così com’è, senza badare alle consuetudini, si raggiungeranno due risultati: il primo, e anche il più ovvio, è che anche noi elimineremo altre carte che ci separano dalla presa del pozzetto e, in secondo luogo, daremo modo al nostro compagno la possibilità di giocare le sue carte, che, altrimenti, sarebbero diventate degli scarti sicuramente apprezzati dagli avversari.
